Vitamina D assunta in dose alte nelle prime settimane di gravidanza

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 05/02/2024 Aggiornato il 05/02/2024

Se l'assunzione accidentale di dosi elevate di vitamina D è stata occasionale, verosimilmente il rischio malformativo per il feto è basso, tuttavia al ginecologo va comunicato l'accaduto.

Una domanda di: Martina
Buonasera dottore…ho assunto per sbadataggine una dose di Dbase 100.000 ui nelle prime 2 settimane di gestazione (tra l’altro a distanza di soli 20 giorni
dalla precedente) e sono un po’ preoccupata…ho bisogno di un parere, grazie.

Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile Martina,
non è semplice fornire una risposta al suo quesito.
Gli studi condotti in passato negli animali da laboratorio hanno osservato un aumento del rischio di malformazioni con la somministrazione di dosi molto elevate di vitamina D, ma non è ancora chiaro quanto questi risultati possano essere trasferibili all’uomo.
I dati degli studi disponibili indicano come in gravidanza dosi giornaliere di vitamina D fino a 4.000 U.I. non siano associate a un aumento dei rischi per il feto. Si tratta, però, di studi condotti nel II e III trimestre di gravidanza e non è possibile stabilire se lo stesso avvenga anche nel I trimestre.
Nel suo caso, l’assunzione di una dose elevata è stata occasionale ed è avvenuta in un periodo precoce della gravidanza.
Inoltre, è verosimile che l’impiego di vitamina D sia stato dovuto a una situazione di carenza, per ripristinare normali livelli nel sangue.
Il rischio di malformazioni appare, quindi, estremamente basso.
In ogni caso, le consiglio di sottoporre i suoi timori anche al ginecologo/alla ginecologa per una sua valutazione. Cordiali saluti.

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