Una domanda di: Giuseppe
Sono il papà di un bambino di 11 anni, sul cui viso e corpo da due/tre anni si sono presentate alcune macchie bianche: siamo stati da un dermatologo a Reggio Calabria che ha diagnosticato vitiligine e secondo lui è dovuto anche dal fattore che mio figlio e allergico a parecchi alimenti come lattosio e glutine ecc. Detto questo chiedo un consiglio o un indirizzo a un specialista per poter capire come intervenire per bloccare o migliorare il problema. Grazie.

Leo Venturelli
Gentile papà,
la vitiligine è una malattia di origine autoimmune, cioè si sviluppa per un errore del sistema immunitario che a un certo punto inizia a produrre anticorpi che vanno a distruggere gruppi di melanociti, le cellule che danno il colore alla pelle e sono anche responsabili dell'abbronzatura. La malattia è cronica e non si può fare nulla per guarirla. La cura tradizionale è rappresentata dalla fototerapia, che consiste nell’esposizione delle chiazze ai raggi ultravioletti di tipo B emessi da una lampada speciale. In alcuni casi particolari viene utilizzato direttamente sulle macchie un laser detto “a eccimeri”, che agisce più o meno come il fascio di luce della lampada. I risultati sono comunque poco soddisfacenti. Sul fronte delle cure c'è però una novità: è una crema a base del principio attivo ruxolitinib che ha effetto sul meccanismo da cui origina la malattia, ossia bloccando il processo di distruzione dei melanociti da parte del sistema immunitario. L’AIFA, agenzia italiana del farmaco, ne ha autorizzato la rimborsabilità, quindi sarà il Servizio Sanitario Nazionale a darlo gratuitamente quando ritenuto necessario dal dermatologo. Il ruxolitinib è indicato nella vitiligine che colpisce il viso ma può essere usato solo a partire dai 12 anni di età e deve obbligatoriamente essere prescritto dal dermatologo. Si affidi dunque allo specialista che ha fatto la diagnosi che di sicuro saprà come aiutare il suo ragazzino. Cari saluti.
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