Vomito: perché e cosa fare?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/04/2018 Aggiornato il 01/04/2018

Le cause del vomito possono essere numerose, tuttavia nei bambini piccoli è probabile che sia dovuto a un virus.

Una domanda di: Maria
Sono la mamma di Helena, ha due anni. Ci sono capitati due episodi di vomito, ma oggi in particolare l’evento si è ripetuto tre volte nell’arco della giornata. Non so se sia da attribuire a qualcosa che ha mangiato in particolare (cibi non freschi/preparati il giorno prima) o all’arrivo dei canini o sia solo un evento occasionale (cose che succedono!) Cosa fare a fronte di un attacco di vomito? E come capire le cause?

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
le cause possono essere molteplici: certamente in questo periodo ci sono anche forme virali che determinano il vomito perché colpiscono l’apparato gastrico. Certo, a volte anche quel che si mangia potrebbe causare vomito per intolleranza o perché un alimento è contaminato, ma direi che è più probabile che si tratti di una infezione virale. Non ci sono prevenzioni particolari, se non quella di lavare spesso le manne della bambina: si sa che i bambini mettono in bocca tutto e da questa via arrivano anche i microbi, appunto. Ma a due anni è veramente difficile applicare questa misura preventiva!
Comunque in generale davanti ad un bambino che vomita conviene sospendere per mezza giornata l’alimentazione, somministrare a piccoli sorsi liquidi a base di sali minerali e zuccheri, freddi (si possono usare le bustine reidratanti ma vanno bene anche le bibite gassate, anche a base di cola) e poi, se il vomito cessa, riprendere con una alimentazione asciutta e leggera. Se invece il vomito si ripete, conviene rivolgersi al pediatra o al Pronto soccorso per avere una diagnosi e un controllo diretto della situazione. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti