I sintomi della gravidanza – 1/3 mese – capillari evidenti

I capillari, o teleangectasie, sono sottili vene poste sotto lo strato superficiale della pelle. Possono evidenziarsi attraverso un reticolo violaceo soprattutto sulle gambe e sul viso. Il fenomeno dei capillari evidenti tende a intensificarsi a causa delle modificazioni indotte dalla gravidanza. Il sistema circolatorio della futura mamma, infatti, viene sovraccaricato di lavoro a causa dell’aumento di volume del sangue necessario alla crescita del feto; inoltre, vene e capillari tendono a dilatarsi per effetto degli estrogeni, gli ormoni tipici dell’attesa. La comparsa di capillari evidenti o un’accentuazione del disturbo possono essere favoriti dalla predisposizione familiare della futura mamma, cioè se parenti stretti soffrono dello stesso problema. Anche un eccessivo accumulo di peso, aumentando i problemi connessi alla circolazione, favorisce il ristagno del sangue nei capillari o nelle vene. Di norma, il disturbo tende a scomparire in modo spontaneo dopo il parto con il ritorno alla normalità delle funzioni dell’organismo materno. In caso contrario, a seconda dell’entità del problema, il medico indicherà la cura più adeguata per risolverlo. In genere sono consigliati i trattamenti con il laser o la scleroterapia).

Che cosa fare

La futura mamma può prevenire il disturbo svolgendo una moderata ma costante attività fisica che favorisce la circolazione sanguigna. Particolarmente indicate sono le passeggiate e il nuoto che, grazie alla bassa temperatura dell’acqua, svolge anche un’azione tonificante sulle vene. Nei nove mesi è bene evitare, invece, l’esposizione prolungata al sole e le fonti di calore eccessive. Le alte temperature, infatti, favoriscono la dilatazione venosa accentuando i disturbi a essa connessi. Per questo motivo in gravidanza è, per esempio, sconsigliata la ceretta a caldo per depilarsi.

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti