Psicofarmaci in gravidanza: lo psichiatra dice no (ma sbaglia)

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 05/03/2024 Aggiornato il 25/03/2024

Fortuna vuole che esistano psicofarmaci compatibili sia con la gravidanza sia con l'allattamento quindi non ha veramente alcun senso suggerire alla futura mamma che soffre di ansia, attacchi di panico, depressione di non curarsi.

Una domanda di: Valentina
Sono alla 24^ settimana di gestazione, ho sofferto qualche anno fa di attacchi di panico ed ansia generalizzata curati con paroxetina 20 mg al giorno. A settembre abbiamo deciso di provare ad avere il secondo figlio, dopo 2 aborti, l’ultimo dei quali al 5⁰ mese. Sospendo la terapia ed aspetto 2 gemelli, a dicembre perdo un gemello e da lì il declino della situazione. Ho contattato il mio psichiatra di fiducia che mi ha dato melatonina e samefast up integratore, ma non sta sortendo effetto. Io sto davvero male, mangio poco, ho perso interesse per ogni cosa nella vita, mia figlia, mio marito, le uscite, il cibo. Lo psichiatra mi ha detto che vuole evitare farmaci per paura di complicazioni alla nascita, ma io sono esausta, non vivo più bene, anzi non vivo affatto. È solo un piangere costante e paura di ogni cosa.
Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Gentile Valentina,
sono un po’ sconcertata da quanto mi riferisce rispetto alla decisione del collega psichiatra di sospendere il farmaco e lasciarla in balia della sua sofferenza dal momento che la paroxetina è un principio attivo non solo privo di rischi malformativi sul feto ma anche con minimi effetti collaterali sul versante materno, tanto che è tra i farmaci di scelta sia in gravidanza sia in allattamento per trattare patologie di tipo ansioso e/o depressivo. Questo che le sto dicendo è confermato ampiamente da numerosi articoli reperibili nella letteratura scientifica. In alternativa, potrebbe utilizzare la sertralina invece della paroxetina, sempre impiegando un dosaggio adeguato a contenere i sintomi ansiosi e/o depressivi. In gravidanza i farmaci vengono eliminati con notevole rapidità quindi è opportuno non essere troppo parsimoniosi nei dosaggi, se non vogliamo che la mamma viva i mesi dell’attesa come un incubo. Sono più che convinta (e lo ripeto spesso) che il bambino sta bene se sta bene la sua mamma e che in gravidanza i cambiamenti cui si va incontro sono tali e tanti che è prudente in casi come il suo mantenere un sottofondo di cura con psicofarmaci, riservandosi la possibilità di sospenderla NON CERTO PRIMA ma casomai dopo il parto, ad allattamento bene avviato…quindi senza alcuna fretta. Mi auguro di vero cuore di averla rincuorata assicurandole che non è affatto opportuno rimanere in balia del suo malessere senza fare nulla. Può sicuramente mostrare questa mia al collega psichiatra, il quale se non fosse convinto della mia risposta può non esistare a contattarmi: gli dica pure che sono a sua disposizione. La abbraccio con affetto.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

RX al torace in un bimbo piccolo: ci possono essere conseguenze per la sua salute?

27/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Marcello Orsi

La quantità di radiazione che il corpo assorbe durante una radiografia al torace non desta preoccupazione. A maggior ragione, in ambito pediatrico le apparecchiature sono tarate in modo da ridurre al minimo l'esposizione ai raggi X.  »

Secondo il test ero incinta ma poi sono arrivate le mestruazioni: era un falso positivo?

19/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Si può escludere che un test di gravidanza sia falsamente positivo, mentre è possibile che la gravidanza dopo un inizio fugace si sia spenta. L'eventualità è relativamente frequente, soprattutto se la donna non è più giovane.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser