Spotting con la pillola contraccettiva in una donna di 53 anni
A cura di
Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 19/02/2024
Aggiornato il 18/06/2025 La pillola estroprogestinica che si assume a scopo contraccettivo, dopo i 51 anni di età non serve più, in quanto le probabilità di iniziare una gravidanza sono nulle.
Una domanda di: Simona
Ho 53 anni e assumo la pillola Kipling da tre anni, da qualche mese (9) ho problemi intestinali frequenti ovvero feci lente ed episodi di diarrea, (probabile colon irritabile perché gli esami sono tutti negativi) in concomitanza però sono comparse piccole perdite ematiche durante il periodo di assunzione della pillola a volte rosa a volte marroni ho fatto la visita ginecologica otto mesi fa con relativa ecografia transvaginale ed era tutto normale (faccio le visite ginecologiche ad intervalli di massimo un anno e mezzo) ma sono molto ansiosa: mi devo preoccupare?

Francesco De Seta
Buongiorno Simona,
l’assunzione della pillola estroprogestinica, e cioè con la combinazione di due ormoni, il progesterone e l’estrogeno, a scopo contraccettivo si estende in generale fino circa a 51anni. Oltre tale limite di età la probabilità concezionale spontanea si azzera e pertanto diventa importante valutare se vi siano altre ragioni (per esmepio, mestruazioni dolorose e abbondanti) ed in tal caso scegliere delle combinazioni ormonali e dei farmaci che impattino meno sul rischio trombotico legato ad alcune formulazioni della pillola contraccettiva. Nel suo caso sarebbe da decidere col suo curante se sospendere tale pillola e vedere cosa succede al suo ciclo, infatti fino a quando la assumerà non riuscirà neanche a capire se è o meno in menopausa. Il mio consiglio è dunque quello di parlare con il suo ginecologo per valutare l’opportunità di sospendere l’impiego della pillola che sta usando ora, visto che il suo effetto contraccettivo è per lei ormai del tutto inutile. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
30/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Antonio Clavenna Non sono segnalate interazioni tra la ciprofloxacina e i contraccettivi orali estroprogestinici, quindi la pillola esplica il suo effetto anticoncezionale anche in caso di cura con questo antibiotico. »
20/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Gaetano Perrini La pillola contraccettiva può perdere la sua efficacia in caso di vomito entro tre ore dalla sua assunzione. Se di ore ne sono trascorse molte di più, è quasi certo che non ci siano state interferenze sull'assorbimento dei principi attivi. »
18/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisabetta Colonese Nei primi mesi di assunzione del contraccettivo ormonale può capitare di trovarsi alle prese con perdite di sangue, senza che questo sia un segnale di cui preoccuparsi. Se, però, lo spotting persiste per più di qualche mese è necessario parlarne con il ginecologo. »
09/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisabetta Colonese In caso di diarrea (o vomito) nelle prime ore successive all'assunzione della pillola non si può più avere la certezza di essere protette dal punto di vista contraccettivo. Bisogna quindi comportarsi come in caso di dimenticanza. »
14/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla In linea teorica, è possibile avviare una gravidanza anche il mese successivo all'abbandono della contraccezione ormonale. Ma può anche non accadere perché la natura ha tempi che non sempre è possibile gestire a proprio piacimento. »
Le domande della settimana
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Antonella Di Stefano Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
07/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »
Fai la tua domanda agli specialisti