Difetti congeniti alla nascita: si possono evitare?

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 09/04/2019 Aggiornato il 09/04/2019

Ogni anno 8 milioni di bimbi nascono con difetti congeniti, ma molti sarebbero evitabili. Quelli a cuore a cervello provocano danni spesso gravi

Difetti congeniti alla nascita: si possono evitare?

Ogni anno nel mondo nascono 8 milioni di bambini con una malformazione o un’anomalia congenita che può causarne la morte o gravi danni. Di questi, 25.000 solo in Italia, praticamente 480 alla settimana. I difetti congeniti sono attualmente responsabili di circa il 25% della natimortalità e del 45% della mortalità perinatale e rappresentano nel mondo occidentale la più importante causa di morte nel primo anno di vita.

Dai più rari ai più frequenti

A puntare l’attenzione sul problema, chiedendo più prevenzione tra le coppie che desiderano avere figli, è la Società italiana di neonatologia (Sin). Considerando tutti i casi, la frequenza dei difetti congeniti è stimata essere intorno al 5%: un bambino ogni 20 nati presenta una malformazione, da quelle più frequenti, come le anomalie cardiache, a quelli più rari, come sindrome di Down, spina bifida e labbro leporino, fino a quelli rarissimi, come la anencefalia (mancato sviluppo del cervello). Sono difetti congeniti molto eterogenei, sia per tipo di organo colpito, sia per gravità ed eziopatogenesi, con una prevalenza intorno al 2-3% riferita ai soli difetti strutturali evidenti entro la prima settimana di vita. Le cardiopatie hanno una frequenza dell’1%, l’ipospadia del 3 per mille, la sindrome Down dell’1,5 – 2 per mille, le labio-palatoschisi dell’1,5 per mille, i difetti del tubo neurale dell’1 per mille.              

Più prevenzione

Gli organi del feto si formano durante le prime settimane di gravidanza(), prima ancora che la donna realizzi di essere incinta. Nella maggior parte dei casi manca una politica di prevenzione che inizi prima della gravidanza, appena la coppia comincia a pensare di avere un figlio. Un solo dato, ma molto indicativo, riguarda l’assunzione di acido folico già prima del concepimento, che permette di ridurre il rischio di difetti del tubo neurale: in Italia, spiega la Sin, solo una donna su quattro assume acido folico (0.4 mg al giorno è la dose raccomandata) prima di iniziare la gravidanza.

 
 
 

Da sapere!

Nel periodo preconcezionale stile di vita, alimentazione, apporto di vitamine essenziali della futura mamma influenzano il concepimento e lo sviluppo embrionale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ho smesso la pillola: posso rimanere incinta subito?

14/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è possibile avviare una gravidanza anche il mese successivo all'abbandono della contraccezione ormonale. Ma può anche non accadere perché la natura ha tempi che non sempre è possibile gestire a proprio piacimento.   »

Il batterio listeria sopravvive alle alte temperature?

14/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

L'agente infettivo che causa la temibile listeriosi viene eliminato dal calore: già a 70° C muore, quindi la cottura rende sicuri anche i cibi che, quando sono crudi, potrebbero essere contaminati.   »

Bimbo che spezzetta la brioche prima di mangiarla: cosa significa?

12/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Un bambino che spezzetta i "cornetti" o il pane e poi mette in fila i bocconcini prima di mangiarli è possibile che con gli occhi della fantasia immagini che siano automobiline.   »

Antibiotico e antistaminico si possono prendere insieme?

05/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Antibiotico e antistaminico si possono somministrare nell'arco dello stesso giorno, a patto di non farli assumere nello stesso momento.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser